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Andrea Morzenti

La Zanzara amplifica e distorce. Storia di un Tweet


Capita che un Tweet non sia chiaro. Capita che generi discussione e commenti. Capita.

E capita anche che, parlandone con chi ti conosce bene e ci tiene a darti consigli, ti venga detto che quel Tweet andava argomentato. Che così come scritto non se ne capiva il senso e poteva provocare reazioni (anche) inconsulte, dovute innanzitutto alla poca chiarezza. Vero.

Provo allora qui a raccontare la storia di un Tweet poco chiaro e a spiegarne il senso e il motivo. Per quel che conta, resta inteso.

Questa settimana va così. Un po' di pausa dal diritto del lavoro, dopo il lungo e articolato pezzo sulla somministrazione di lavoro post decreto cosiddetto dignità di settimana scorsa, che - se l'avete perso - potete comunque leggere cliccando qui oppure sulla Rivista SINTESI di ottobre 2018.

 

Partiamo dal fatto.

Venerdì ho scritto questo Tweet, ricevendo subito risposta da Giuseppe Cruciani:


Sono poi seguite, non solo il venerdì stesso ma anche il sabato (con coda pure domenica), numerose risposte e qualche insulto qua e là (amen). Le risposte forse più ovvie e numerose sono state del tipo "se non ti piace, cambia canale o spegni la radio".

Provo allora a spiegarmi.

Circostanze.

Radio 24, la radio del Sole 24 Ore, nota trasmissione "La Zanzara" a cura di Giuseppe Cruciani e David Parenzo. Venerdì 9 novembre 2018.

Ospite della trasmissione un Sindaco di un città veneta che, tra le enne cose dette, dice anche che non affitterebbe mai la sua casa a una famiglia Rom, piuttosto la lascia preda delle pantegane, passando anche ogni tanto a vedere come stanno (le pantegane).

E Cruciani che ride, divertito, proseguendo a porre domande per far uscire sempre di più il peggio dal suo ospite Sindaco. Con Parenzo che, rispettando un copione ormai consolidato da tempo, replica stizzito a Cruciani e al loro ospite definendosi scandalizzato da come si possano paragonare persone (i rom) ad animali (le pantegane).

Ora, il format de La Zanzara è ormai cambiato da anni.

Nulla ha a che fare con quello di alcuni anni fa. La trasmissione resta, ieri come oggi, in molti momenti piacevole e divertente.

Il format di oggi non prevede praticamente più interviste, tranne a Sgarbi, Feltri e Mughini, sostanzialmente gli unici ancora disposti a parlare con la coppia Cruciani/Parenzo. Tantissimo spazio ai radioascoltatori, temi sempre i medesimi, immigrazione in primis, ma anche legittima difesa, prostituzione, droga. E molta volgarità.

Io la preferivo prima. Interviste sempre molto ficcanti da parte del Cruciani ottimo giornalista, ospiti interessanti, temi vari di politica e attualità, ma non solo.

Ma non è questo il punto. Se fosse solo questo, avrebbe ragione chi mi ha risposto "se non ti piace, cambia canale o spegni la radio".

Allora perché il Tweet?

Perché credo che La Zanzara, nell'attuale format, possa incrementare sentimenti di odio e fenomeni di razzismo. Amplificando situazioni e convinzioni, come l'immigrazione causa di ogni male, facendo leva solo sul percepito a discapito di numeri e realtà.

Ne abbiamo davvero bisogno? Io credo di no. Può essere pericoloso? Non lo escludo (cit.).

Ecco perché, nel mio piccolo, ho chiesto all'editore di chiudere la trasmissione (La Zanzara).

Per tutta risposta, il conduttore e autore principale (Cruciani), nel silenzio dell'altro (Parenzo), con una sonora risata, mi ha detto che a chiudere è il mio cervello.

Che, invece, non chiude, caro Cruciani. Ti ascolto ancora, e col mio cervello aperto, quando posso.

Chissà magari il tuo editore due parole con te, prima o poi, le farà. E, per un momento, ci pensa e riflette un attimo, anteponendo altro al solo, mero, calcolo degli introiti pubblicitari che gli garantisci.

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