Il Decreto Dignità ha terminato il suo viaggio.
Ultima tappa sabato 11 agosto 2018: la Legge di conversione è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e, dal giorno successivo, il 12 agosto 2018, è in vigore (cliccando qui potete scaricare il testo del Decreto Legge coordinato con la Legge di conversione).
PRIMA TAPPA
Il viaggio del Decreto inizia il 2 luglio 2018 con la BOZZA del Decreto Legge che entra in Consiglio dei Ministri, (forse) fatta circolare volutamente per vedere l'effetto che fa.
La stretta sui contratti a termine. La forte avversione verso le Agenzie per il Lavoro e il voler ridurre il loro ruolo sociale e pubblico di Servizi per l'Impiego. Lo scambio politico tra Di Maio e Salvini
il mio primo post (link diretto cliccando sull'immagine)
UN DECRETO SENZA DIGNITÀ. CAMBIANDO UN COMMA, CAMBIA TUTTO
SECONDA TAPPA
E poi, il viaggio, prosegue il 14 luglio 2018 con l'entrata in vigore del DECRETO LEGGE.
Si conferma la stretta sui contratti a termine con l'introduzione di causali che oggi nessuno sa scrivere e che, di fatto, riducono la durata da 36 a 12 mesi. Rispetto alla bozza, ci sono miglioramenti per le Agenzie per il Lavoro, ma l'avversione resta forte. C’è solo un piccolo tagliando al contratto a tutele crescenti.
il mio secondo post (link diretto cliccando sull'immagine)
TORNANO LE CAUSALI, VARIE ED EVENTUALI. BUONANOTTE ITALIA, BUONANOTTE LAVORO
TERZA TAPPA
E il viaggio termina il 12 agosto 2018 con l'entrata in vigore della LEGGE di CONVERSIONE
Con il regime transitorio la stretta sui contratti a termine è (solo) rimandata al 1 novembre 2018. Le Agenzie per il Lavoro che cedono la causale agli Utilizzatori con nuovi dubbi applicativi. Con l'introduzione di un limite complessivo del 30% alla flessibilità. Con nessuna reintroduzione dell'art 18 dello Statuto dei Lavoratori.
il mio terzo post (link diretto cliccando sull'immagine)
IL PARLAMENTO INTERPRETA IL GOVERNO. E LA DIGNITÀ VA AL MARE PIENA DI DUBBI
In CONCLUSIONE di questo viaggio possiamo dire che dalla BOZZA alla LEGGE, il DECRETO da #dimaiolo che era, si è un po' #salvinizzato.
Solo un po', però, perché lo scambio tra i due resta ancora il collante che ha dato origine e che mantiene in vita il Governo Conte.