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Pillole di Jobs Act (per Landini, ma non solo): in pochi tweet

  • Andrea Morzenti pubblicato su lavoroeimpresa.com
  • 31 mar 2015
  • Tempo di lettura: 1 min

1. #jobsact è insieme di provvedimenti giuslavoristici e economici. Acausalità, delega, stabilità, tutele crescenti, NASpI, ricollocazione

2. Acausalità è di marzo 2014. Stabilità (in particolare esonero contributivo) in vigore da 1 gennaio 2015. Tutele crescenti da 7 marzo 2015

3. Tutele crescenti non è nuova tipologia contrattuale ma nuovo regime di tutela in caso di licenziamento illegittimo

4. Con tutele crescenti non si introduce libero licenziamento. Giusta causa, giustificato motivo, licenziamenti collettivi, restano immutati

5a. Con tutele crescenti regola per licenziamento illegittimo diventa indennizzo economico certo e crescente con anzianità di servizio

5b. Reintegrazione sul posto di lavoro è prevista in ipotesi residuali ben specifiche di illegittimità grave. In particolare discriminatorio

6. Tutele crescenti prevede ipotesi di conciliazione standard, non obbligatoria, a seguito del licenziamento, per evitare ricorso giudiziale

7a. Con NASpI si aumenta durata ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria. Requisiti uguali per tutti i lavoratori

7b. Con contatto di ricollocazione si mette primo tassello di politica attiva, finalizzata alla ricollocazione di soggetti disoccupati.

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